Der Wahnsinn
Ich brauche mehr
null
e i n s a m k e i d
enthauta k a l t estì
aber
gira la testa dall'altra parte
r o t
attacchicrisisilenziokannicht
allein einai
du musst
treatyourselflikeanillplant
dormi è rosso
è nero cadi
derletzekuss
istdererste
d r e a m t
n e v e r h a d
9
stirb
st du?
Nonvomiteròperchéhopresolapi
-inutile come il respiro
statidiagitazione
niemands i e h tdich
dieT r ä n e nsiehtmannicht
dormi
chissitchussitchassitedè
VUOTO il tuo cestino.
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dormi è rosso
è nero cadi
derletzekuss
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Nonvomiteròperchéhopresolapi
-inutile come il respiro
statidiagitazione
niemands i e h tdich
dieT r ä n e nsiehtmannicht
dormi
chissitchussitchassitedè
VUOTO il tuo cestino.
erbrechen
stringi i denti per non parlare, legati le mani
l'inutilità della comunicazione anzi il suo danno
sst babyluv, ora devi fare silenzio
devi aggrapparti a una concentrazione che non hai per non far pagare al tuo corpo le colpe della tua mente
fare silenzio, non pensare
non desiderare, non dire
è orribile accorgersi di regredire
di non avere la minima maturità o stabilità mentale
nessuna indipendenza, ridicole velleità di autarchia
me stessa è una brutta persona, non lasciateci da sole
(ma facciamo fuggire tutti)
notti agitate per riempire la vita
notti d'attesa di non so più quale amor mio che non muore,
e non sei tu
et cetera
realizzare di avere problemi non costituisce necessariamente un primo passo per risolverli ma
più realisticamente il raggiungimento di uno stato apatico-contemplativo
uno straniamento da se stessi un guardarsi peggiorare
ho sedici anni una delusione amorosa una bottiglia di birra e una vita alimentare e sessuale insana
manie da palcoscenico e bisogno d'attenzione
molto se mi vuoi bene piangi ma a volte corrisposta
mai soddisfatta
una vaga claustrofobia dà un senso di soffocamento alla vista incolore della staticità di me
un'inettitudine disarmante
ma cos'era il crescere?
ho letto troppo, ho scritto troppo
sono stata troppo sola con la mia autocommiserazione masochista
qualcuno mi salvi da me
(ricorro ancora una volta a una persona esterna palesando la falsità dei miei desideri d'autonomia)
scrivo e mi disprezzo per il mio scrivere e questo è solo un motivo in più per farlo
chi mi dice spogliati non sa veramente a cosa cazzo potrebbe andare incontro.
l'inutilità della comunicazione anzi il suo danno
sst babyluv, ora devi fare silenzio
devi aggrapparti a una concentrazione che non hai per non far pagare al tuo corpo le colpe della tua mente
fare silenzio, non pensare
non desiderare, non dire
è orribile accorgersi di regredire
di non avere la minima maturità o stabilità mentale
nessuna indipendenza, ridicole velleità di autarchia
me stessa è una brutta persona, non lasciateci da sole
(ma facciamo fuggire tutti)
notti agitate per riempire la vita
notti d'attesa di non so più quale amor mio che non muore,
e non sei tu
et cetera
realizzare di avere problemi non costituisce necessariamente un primo passo per risolverli ma
più realisticamente il raggiungimento di uno stato apatico-contemplativo
uno straniamento da se stessi un guardarsi peggiorare
ho sedici anni una delusione amorosa una bottiglia di birra e una vita alimentare e sessuale insana
manie da palcoscenico e bisogno d'attenzione
molto se mi vuoi bene piangi ma a volte corrisposta
mai soddisfatta
una vaga claustrofobia dà un senso di soffocamento alla vista incolore della staticità di me
un'inettitudine disarmante
ma cos'era il crescere?
ho letto troppo, ho scritto troppo
sono stata troppo sola con la mia autocommiserazione masochista
qualcuno mi salvi da me
(ricorro ancora una volta a una persona esterna palesando la falsità dei miei desideri d'autonomia)
scrivo e mi disprezzo per il mio scrivere e questo è solo un motivo in più per farlo
chi mi dice spogliati non sa veramente a cosa cazzo potrebbe andare incontro.
[delirio deliquio]
Va bene che tiefe Wasser sind nicht still
però che palle.
La comprensione è un'utopia, come l'anarchia.
Io praticamente sono finta all'interno e all'esterno.
Non è vero che amo, non è vero che odio
non è vero che mi piaci, non è vero che mi fai schifo
non è vero che ci credo, non è vero che dispero
non è vero niente.
Non sono vera io.
Sono mutevolezza di carne.
Ieri eri la cosa più bella della vita e la felicità eterna
oggi puoi essere il dubbio più nero
perciò non credermi mai
non mi credo più neanche io.
Sono un nulla.
Mi annullo io stessa.
A volte vorrei solo essere abbandonata
per non dovermi più preoccupare di comportarmi nel modo giusto.
Per smettere di pensare
pensare
pensare.
Non ho capito come posso conoscermi
se io in realtà non sono niente.
Il niente non si conosce, perché non è.
Ho annoiato me stessa.
Io mi assomiglio
di anno in anno.
Sono così piena di idee
passioni, intelligenza, amicizie,
ammiratori, estimatori, occupazioni,
e impegni e svaghi e vita e arte,
ma se mi scuoti cade tutto a terra
si frantuma
e non resta niente.
Periodicamente ho queste crisi di identità
che cos'è un artista, chi sono io, meglio immaginarsi che viversi
et cetera
I try to laugh about it covering all up with lies
ma nancyboys do cry
e io alla fine girl non sono, ma neanche boy.
L'inutilità delle parole è troppo evidente
troppo palese davanti ai miei occhi
l'inutilità dello scrivere
ricevere complimenti
fare critiche
fare quella che ne sa
e quindi?
Sono il niente, ciò che scrivo è niente.
Catena fonica espressa da grafemi.
Niente.
Faccio foto, sono trasgressiva
sbatto in faccia al mondo la mia sessualità
le mie paure attraverso il corpo mio e altrui,
sono impudica, bin ich grenzenlos
e quindi?
È un niente.
Idee a buon mercato,
basta un po' di Sade, un po' di Pasolini
un po' di Rammstein
bevo tutto e rigurgito sull'obiettivo.
Sono una balla colossale.
Non posso neanche essere egocentrica o narcisista
non c'è un io da adorare.
Che noia Ya.
Vorrei che mi mollassi, davvero
potrei impigrire in pace
circondata dalla tranquillità del falso
e dall'amore incondizionato e comodo di chi ha il velo sugli occhi.
Mollami, facciamo prima.
Il sole può tramontare su un sacco di colline
e la neve può liquefarsi in tante insenature.
Dài.
Voglio star sola dietro le quinte
a manniqueen of depression with the face of a dead star
mi starebbe così bene.
Vattene dietro il sipario viola.
Soli è meglio.
però che palle.
La comprensione è un'utopia, come l'anarchia.
Io praticamente sono finta all'interno e all'esterno.
Non è vero che amo, non è vero che odio
non è vero che mi piaci, non è vero che mi fai schifo
non è vero che ci credo, non è vero che dispero
non è vero niente.
Non sono vera io.
Sono mutevolezza di carne.
Ieri eri la cosa più bella della vita e la felicità eterna
oggi puoi essere il dubbio più nero
perciò non credermi mai
non mi credo più neanche io.
Sono un nulla.
Mi annullo io stessa.
A volte vorrei solo essere abbandonata
per non dovermi più preoccupare di comportarmi nel modo giusto.
Per smettere di pensare
pensare
pensare.
Non ho capito come posso conoscermi
se io in realtà non sono niente.
Il niente non si conosce, perché non è.
Ho annoiato me stessa.
Io mi assomiglio
di anno in anno.
Sono così piena di idee
passioni, intelligenza, amicizie,
ammiratori, estimatori, occupazioni,
e impegni e svaghi e vita e arte,
ma se mi scuoti cade tutto a terra
si frantuma
e non resta niente.
Periodicamente ho queste crisi di identità
che cos'è un artista, chi sono io, meglio immaginarsi che viversi
et cetera
I try to laugh about it covering all up with lies
ma nancyboys do cry
e io alla fine girl non sono, ma neanche boy.
L'inutilità delle parole è troppo evidente
troppo palese davanti ai miei occhi
l'inutilità dello scrivere
ricevere complimenti
fare critiche
fare quella che ne sa
e quindi?
Sono il niente, ciò che scrivo è niente.
Catena fonica espressa da grafemi.
Niente.
Faccio foto, sono trasgressiva
sbatto in faccia al mondo la mia sessualità
le mie paure attraverso il corpo mio e altrui,
sono impudica, bin ich grenzenlos
e quindi?
È un niente.
Idee a buon mercato,
basta un po' di Sade, un po' di Pasolini
un po' di Rammstein
bevo tutto e rigurgito sull'obiettivo.
Sono una balla colossale.
Non posso neanche essere egocentrica o narcisista
non c'è un io da adorare.
Che noia Ya.
Vorrei che mi mollassi, davvero
potrei impigrire in pace
circondata dalla tranquillità del falso
e dall'amore incondizionato e comodo di chi ha il velo sugli occhi.
Mollami, facciamo prima.
Il sole può tramontare su un sacco di colline
e la neve può liquefarsi in tante insenature.
Dài.
Voglio star sola dietro le quinte
a manniqueen of depression with the face of a dead star
mi starebbe così bene.
Vattene dietro il sipario viola.
Soli è meglio.
Die Kreatur will sterben
Voglio solo lasciarmi andare
non ho un anelito vitale
non voglio respirare
voglio continuare a dormire
senza sognare
annegare fuori dal blu e dentro il nero
voglio lasciarmi trascurare
me stessa e la mia vita
invecchiare
ingrassare
imbruttire
allontanare tutti
Non serve la compagnia
se la solitudine è interna
un fiore putrefatto che continua a crescere
irradiando veleno a ogni estremità
Non mi interessa vivere
non mi interessa crescere
migliorare, amare, ridere
voglio solo galleggiare
leggere e sparire
in luoghi che non esistono
trascinare la mia esistenza per il solo fatto di non avere voglia di interromperla
essere priva di sentimenti
vuota
non avere la forza di desiderare
Annullare ogni voglia
appiattirmi e sparire
inghiottita dal niente
Nulla ha importanza
è superfluo il mio aprire gli occhi alla vita
in realtà restano chiusi
in realtà io non sono qui
sono nel buio
sono nel niente
l'amore non serve
l'amore non esiste
c'è solo un galleggiare
fluire col tempo,
abulica
apatica
senza più alcuna velleità
se non annegare
dormire
fluttuare
precipitare eternamente
e non pensare
non volere
non amare
non odiare
non soffrire
solo
morire
ogni momento.
non ho un anelito vitale
non voglio respirare
voglio continuare a dormire
senza sognare
annegare fuori dal blu e dentro il nero
voglio lasciarmi trascurare
me stessa e la mia vita
invecchiare
ingrassare
imbruttire
allontanare tutti
Non serve la compagnia
se la solitudine è interna
un fiore putrefatto che continua a crescere
irradiando veleno a ogni estremità
Non mi interessa vivere
non mi interessa crescere
migliorare, amare, ridere
voglio solo galleggiare
leggere e sparire
in luoghi che non esistono
trascinare la mia esistenza per il solo fatto di non avere voglia di interromperla
essere priva di sentimenti
vuota
non avere la forza di desiderare
Annullare ogni voglia
appiattirmi e sparire
inghiottita dal niente
Nulla ha importanza
è superfluo il mio aprire gli occhi alla vita
in realtà restano chiusi
in realtà io non sono qui
sono nel buio
sono nel niente
l'amore non serve
l'amore non esiste
c'è solo un galleggiare
fluire col tempo,
abulica
apatica
senza più alcuna velleità
se non annegare
dormire
fluttuare
precipitare eternamente
e non pensare
non volere
non amare
non odiare
non soffrire
solo
morire
ogni momento.
Vostro onore, sei un figlio di troia
Lei ha gli occhi di una donna che è mia.
Lei ha gli occhi di una donna che è falsa.
Lenti a contatto di eterosessualità ti rendono strabica.
Ti dai a ogni uomo che ti guardi con desiderio
ma ogni uomo ti guarda con desiderio
e nessuno ha interesse a guardarti davvero.
E tu non guardi davvero,
non ami davvero,
non godi davvero.
Ma fingi.
E ti aspetti che finga anche io
di non sapere che non sei affatto quello che fai credere di essere.
Tu hai ancora gli occhi di una donna che è mia
anche se quando ti specchi
li eviti accuratamente.
Sono diventata misogina
e penso seriamente di odiarti.
Te e i quattro stracci in cui hai buttato l'ieri
quattro stracci sporchi di sperma,
e di inchiostro sprecato a scrivere infinite bugie.
Le bugie di una donna che adora gli uomini
ma non ne ha mai amato uno.
E quanto eri più donna, quando eri mia.
Ora fai l'amore per amore,
o per avercelo garantito?
So che non mi libererò mai
del ricordo di te
di te nel mio letto
di te in qualsiasi letto, ovunque
di te e i tuoi dipinti
di te adolescente, sprezzante del mondo
degli uomini, e della comune opinione.
E nessuna donna mai
assurgerà al ruolo di distruttrice di questi ricordi
insensati e falsi.
Mi hai svuotato da ogni speranza.
Lei ha gli occhi di una donna che è falsa.
Lenti a contatto di eterosessualità ti rendono strabica.
Ti dai a ogni uomo che ti guardi con desiderio
ma ogni uomo ti guarda con desiderio
e nessuno ha interesse a guardarti davvero.
E tu non guardi davvero,
non ami davvero,
non godi davvero.
Ma fingi.
E ti aspetti che finga anche io
di non sapere che non sei affatto quello che fai credere di essere.
Tu hai ancora gli occhi di una donna che è mia
anche se quando ti specchi
li eviti accuratamente.
Sono diventata misogina
e penso seriamente di odiarti.
Te e i quattro stracci in cui hai buttato l'ieri
quattro stracci sporchi di sperma,
e di inchiostro sprecato a scrivere infinite bugie.
Le bugie di una donna che adora gli uomini
ma non ne ha mai amato uno.
E quanto eri più donna, quando eri mia.
Ora fai l'amore per amore,
o per avercelo garantito?
So che non mi libererò mai
del ricordo di te
di te nel mio letto
di te in qualsiasi letto, ovunque
di te e i tuoi dipinti
di te adolescente, sprezzante del mondo
degli uomini, e della comune opinione.
E nessuna donna mai
assurgerà al ruolo di distruttrice di questi ricordi
insensati e falsi.
Mi hai svuotato da ogni speranza.
Post-teenage angst
Un lucido pensiero di caduta attraverso un vuoto ventoso per finire su rocce colpite dal mare
Un pensiero molto lucido
Potrebbe voler dire che c'è qualcosa che non va.
In fondo non sarebbe che la caduta di un oggetto assottigliato e sbrindellato
Quasi un rottame.
Aver fame
voler vomitare
piangere e sentirsi soffocare
perdere il contatto col reale
fissando il nulla per lunghi minuti
desiderare dolori taglienti da tempo sepolti
spezzarsi in due per la finzione costante
dei sorrisi
Potrebbe voler dire che qualcosa non va.
Un desiderio di isolamento
un desierio di annullamento
un desiderio di spegnimento
un desiderio di
fine.
Angoscia.
Raccolgo dal suolo frammenti di me.
E il filo si allenta,
si allenta.
L'amore non è realtà.
La realtà è angoscia.
L'amore
non può albergare
in me.
Sono una terra arida.
Sento la mia inutilità
anni sprecati
come un'indigestione ora
rigurgito.
Io non ho
valore.
I miei sforzi non valgono
niente.
Io non sono
niente.
Petrolio nel mio sottosuolo.
Voglio solo
affogarvi.
Un pensiero molto lucido
Potrebbe voler dire che c'è qualcosa che non va.
In fondo non sarebbe che la caduta di un oggetto assottigliato e sbrindellato
Quasi un rottame.
Aver fame
voler vomitare
piangere e sentirsi soffocare
perdere il contatto col reale
fissando il nulla per lunghi minuti
desiderare dolori taglienti da tempo sepolti
spezzarsi in due per la finzione costante
dei sorrisi
Potrebbe voler dire che qualcosa non va.
Un desiderio di isolamento
un desierio di annullamento
un desiderio di spegnimento
un desiderio di
fine.
Angoscia.
Raccolgo dal suolo frammenti di me.
E il filo si allenta,
si allenta.
L'amore non è realtà.
La realtà è angoscia.
L'amore
non può albergare
in me.
Sono una terra arida.
Sento la mia inutilità
anni sprecati
come un'indigestione ora
rigurgito.
Io non ho
valore.
I miei sforzi non valgono
niente.
Io non sono
niente.
Petrolio nel mio sottosuolo.
Voglio solo
affogarvi.
Tu non sapevi di avere una coscienza al fosforo
Everything's my fault.
La parità dei sessi è roba superata, guys.
We want submission.
We want sproloquio notturno.
L'assurdità dell'essere imprigionati nei propri desideri.
Mistica esperienza che vi consiglio
prossimamente in edicola "Come sentirsi coglioni con pochi semplici gesti".
Controllerai anche tu maniacalmente la posta.
Desidererai anche tu di non desiderare ciò che desideri.
Anche l'eterosessualità è sopravvalutata.
Largamente, direi.
Donne, liberatevi dall'ossessione del pene.
W la figa.
Volendo potrei spingermi oltre qualsiasi oltre sia mai stato concepito.
Potrebbe essere un interessante viaggio.
A volte penso che potrei farmi ripudiare da tutti.
Così, per provare.
Un tempo riuscivo ad annullarmi in te
annegavo così beatamente da godere del non respirare
ti ingoiavo, oh sì.
Vero?
Ma questa mania dei salvagenti che ho ultimamente
non so..
troppa gente mi vuole bene, ecco.
Dovrebbero tutti prendermi a calci in faccia.
Mi sono abituata male.
Sto sforando ancora nell'ironico pungente
quell'atteggiamento da troietta da sfondare a pugni
mmmm gustoso
a suo modo.
Ma io voglio riannegare.
Sono nata per fluttuare..
che sia mare d'acqua
o di te, è poi uguale.
Quindi prendimi per la nuca e tienimi sotto, no?
E sai che vuol dire più di una cosa.
Sono bella vestita di lividi
nevvero?
We want insanity, too.
Posso fare un anno di penitenza
di digiuno quaresimale, no?
se c'è un motto da ripetere.
Se alla fine di quell'anno
mi svestirai e vestirai
di rosso.
Mi piace bruciare oltre che annegare.
Pasolinianamente mi piace morire.
Ogni orgasmo è una morte.
E molto altro.
Da piccola sognavo che qualcuno di onniscente scrivesse la mia biografia
credevo anche che potesse essere molto interessante.
Egocentrismo infantile.
Si ripresenta anche a vent'anni, mamme di questo mondo, sappiatelo.
O papà
Soprattutto papà.
Mi piacerebbe usare la violenza.
Adesso verrei a spaccarti la faccia, ad esempio.
Sto qui ad aspettare, dopotutto.
Mica a scrivere.
Scrivere è la copertura di una sfigata che non vuole andare a dormire.
Ma dovevo proprio nascere in una società che ti addomestica?
Potevo crescere con Ed Gein.
Ci si potrebbe prendere delle soddisfazioni.
Ma poi hanno inventato il carcere, ecco.
Ma potevo anche nascere uomo
stuprare e stuprare
sono una potenziale delinquente, arrestatemi
se avessi il pene violenterei per sentirmi forte.
We want sproloquio, again and again.
E questo non è ancora l'oltre.
Paura eh?
Ma è notte e l'ora è nessuna
come amo la notte
l'orologio non ha alcun potere
le distanze non esistono
il letto non è mai vuoto
l'angoscia può non finire
e il giorno sembra ormai così lontano.
Ti prende per il culo, naturalmente.
Il giorno è così vicino.
And we don't wanna live for ever
and we know that suffering is so much better.
Con una Bibbia così sul comodino
sono cresciuta ottimista e solare.
Tutti noi diciamo grazie.
È ancora notte e non ho ancora ucciso.
Aspetto la tua mano sulla nuca.
La parità dei sessi è roba superata, guys.
We want submission.
We want sproloquio notturno.
L'assurdità dell'essere imprigionati nei propri desideri.
Mistica esperienza che vi consiglio
prossimamente in edicola "Come sentirsi coglioni con pochi semplici gesti".
Controllerai anche tu maniacalmente la posta.
Desidererai anche tu di non desiderare ciò che desideri.
Anche l'eterosessualità è sopravvalutata.
Largamente, direi.
Donne, liberatevi dall'ossessione del pene.
W la figa.
Volendo potrei spingermi oltre qualsiasi oltre sia mai stato concepito.
Potrebbe essere un interessante viaggio.
A volte penso che potrei farmi ripudiare da tutti.
Così, per provare.
Un tempo riuscivo ad annullarmi in te
annegavo così beatamente da godere del non respirare
ti ingoiavo, oh sì.
Vero?
Ma questa mania dei salvagenti che ho ultimamente
non so..
troppa gente mi vuole bene, ecco.
Dovrebbero tutti prendermi a calci in faccia.
Mi sono abituata male.
Sto sforando ancora nell'ironico pungente
quell'atteggiamento da troietta da sfondare a pugni
mmmm gustoso
a suo modo.
Ma io voglio riannegare.
Sono nata per fluttuare..
che sia mare d'acqua
o di te, è poi uguale.
Quindi prendimi per la nuca e tienimi sotto, no?
E sai che vuol dire più di una cosa.
Sono bella vestita di lividi
nevvero?
We want insanity, too.
Posso fare un anno di penitenza
di digiuno quaresimale, no?
se c'è un motto da ripetere.
Se alla fine di quell'anno
mi svestirai e vestirai
di rosso.
Mi piace bruciare oltre che annegare.
Pasolinianamente mi piace morire.
Ogni orgasmo è una morte.
E molto altro.
Da piccola sognavo che qualcuno di onniscente scrivesse la mia biografia
credevo anche che potesse essere molto interessante.
Egocentrismo infantile.
Si ripresenta anche a vent'anni, mamme di questo mondo, sappiatelo.
O papà
Soprattutto papà.
Mi piacerebbe usare la violenza.
Adesso verrei a spaccarti la faccia, ad esempio.
Sto qui ad aspettare, dopotutto.
Mica a scrivere.
Scrivere è la copertura di una sfigata che non vuole andare a dormire.
Ma dovevo proprio nascere in una società che ti addomestica?
Potevo crescere con Ed Gein.
Ci si potrebbe prendere delle soddisfazioni.
Ma poi hanno inventato il carcere, ecco.
Ma potevo anche nascere uomo
stuprare e stuprare
sono una potenziale delinquente, arrestatemi
se avessi il pene violenterei per sentirmi forte.
We want sproloquio, again and again.
E questo non è ancora l'oltre.
Paura eh?
Ma è notte e l'ora è nessuna
come amo la notte
l'orologio non ha alcun potere
le distanze non esistono
il letto non è mai vuoto
l'angoscia può non finire
e il giorno sembra ormai così lontano.
Ti prende per il culo, naturalmente.
Il giorno è così vicino.
And we don't wanna live for ever
and we know that suffering is so much better.
Con una Bibbia così sul comodino
sono cresciuta ottimista e solare.
Tutti noi diciamo grazie.
È ancora notte e non ho ancora ucciso.
Aspetto la tua mano sulla nuca.
Sproloquio in Insania Iracundiaque
Che conservo bottiglie vuote si era già capito.
Che la questione è l'interesse nelle cose, anche.
Che spargo amore sul suolo è roba vecchia di anni.
Che ne ho piene le palle, anche.
Non pensavo di ampliare a tali livelli la mia collezione di bottiglie vuote.
In effetti ne ho fin troppe ammassate sulle mensole,
devo aggiungere anche te?
Non mi pare il caso.
Tu sei una bottiglia vuota.
Non capisco perché fingere il contrario.
Il mio livello di sfiducia nei rapporti interpersonali ha raggiunto l'apice
la curva ha tentato, fallendo, una ridiscesa
e si è vertiginosamente proiettata verso l'infinito.
E oltre.
Citazioni colte.
Citazioni da sfigata.
Amare è da sfigati
è passato di moda come la parità dei sessi e l'eterosessualità
per chi capisce i riferimenti intertestuali della sottoscritta.
Cioè, è out, capito.
Sono indietro, my friend.
Che un tempo eri only.
Son rimasta a quando la normalità era una cosa da rifuggire
e l'unica cosa che valeva la pena afferrare era il sentimento
in ogni sua forma violenta ed energica
l'ebbrezza panica,
perché sto studiando D'Annunzio e sono figa.
Son rimasta all'amore, in poche parole.
Sono così old.
Dovrei adeguarmi ai tempi
domani andrò a fare shopping
dopotutto ho vent'anni
è ora che inizi a truccarmi e mettere i tacchi alti
o non troverò mai marito
e non mi sentirò mai una donna.
Non troverò mai moglie e non mi sentirò mai un uomo.
Le donne sono tutte troie.
Deficienti che vogliono le rose e i cioccolatini.
E la fiera del luogo comune batte il libero pensiero.
Perché troppo spesso il luogo comune è la verità
e il libero pensiero un'utopia la cui realizzazione cerchi negli altri
e anche questo è da sfigati, perché non la troverai.
E dillo che ti piace la figura della disadattata sociale.
Ah, fossi stato un uomo negli anni '60
Pasolini mi avrebbe amato.
Non c'è dubbio.
Sono così autentica
così poco volubile.
Mi chiedo dove cazzo si possa pensare di andare
poggiando i piedi sul niente.
Non si può che finire nel niente.
Verga Giovanni, vieni in mio soccorso.
Eclissami e rendimi impersonale
ch'io possa guardare l'orribile ciclo della vita
su scala ridotta
nel rapporto insulso e idiota tra due persone
senza morire ogni giorno.
Senza coinvolgimenti
immersa ma distaccata
con la lucida freddezza di chi sa quale sarà la fine
ma perversamente vuole assistere alla decadenza per studiarne le forme.
Vorrei dormire una notte senza sognarti
perché quando mi sveglio non abbia a maledire ogni atomo della materia
privilegiando amorevolmente quelli di cui è composto il tuo corpo
così odiato e desiderato
che ora mi sfianca il pensiero.
L'amore più stupidamente tenace è quello immeritato
e naturalmente non ricambiato
e per questo tenacemente stupido.
Perché è facile sublimarlo
farne una malsana ossessione
per poi cadere nel vuoto della verità
quando l'oggetto si palesa ai tuoi occhi
e non è mai come tu lo pensavi.
Il ricordo è il più seducente ingannatore
così convincente nella sua apparenza di verità
che è solo il sapiente abito del falso.
Tu, di fatto
non esisti.
Il fatto che tu esista in me è del tutto secondario
ma non irrilevante
pur non cambiando l'effettuale realtà.
Ma la realtà è così labile
si potrebbe affermarne l'inesistenza
potrei quindi affermare che tu esisti
e che spogliandoti troverei te
come il mio pensiero anelante ti ha sempre cercato.
Credo che sia così che si inizia a impazzire.
Pirandellianamente sarebbe una conquista.
Potrei convincermi che la realtà è ciò che io sento
ed essere felice.
Non necessiterei nemmeno della tua collaborazione.
Ma le illusioni sono scivolate con un fruscio lieve d'increspatura
- a questo punto anche le argomentazioni contro l'insania -
e il mio amore ansioso per la verità mi impedisce la fede.
Ho una sola fede
ed è fatta di carne e dolore.
Non avrò mai fede in te.
Sono una sentimentale miscredente
una passatista noiosa
che non crede più a nulla.
Che la questione è l'interesse nelle cose, anche.
Che spargo amore sul suolo è roba vecchia di anni.
Che ne ho piene le palle, anche.
Non pensavo di ampliare a tali livelli la mia collezione di bottiglie vuote.
In effetti ne ho fin troppe ammassate sulle mensole,
devo aggiungere anche te?
Non mi pare il caso.
Tu sei una bottiglia vuota.
Non capisco perché fingere il contrario.
Il mio livello di sfiducia nei rapporti interpersonali ha raggiunto l'apice
la curva ha tentato, fallendo, una ridiscesa
e si è vertiginosamente proiettata verso l'infinito.
E oltre.
Citazioni colte.
Citazioni da sfigata.
Amare è da sfigati
è passato di moda come la parità dei sessi e l'eterosessualità
per chi capisce i riferimenti intertestuali della sottoscritta.
Cioè, è out, capito.
Sono indietro, my friend.
Che un tempo eri only.
Son rimasta a quando la normalità era una cosa da rifuggire
e l'unica cosa che valeva la pena afferrare era il sentimento
in ogni sua forma violenta ed energica
l'ebbrezza panica,
perché sto studiando D'Annunzio e sono figa.
Son rimasta all'amore, in poche parole.
Sono così old.
Dovrei adeguarmi ai tempi
domani andrò a fare shopping
dopotutto ho vent'anni
è ora che inizi a truccarmi e mettere i tacchi alti
o non troverò mai marito
e non mi sentirò mai una donna.
Non troverò mai moglie e non mi sentirò mai un uomo.
Le donne sono tutte troie.
Deficienti che vogliono le rose e i cioccolatini.
E la fiera del luogo comune batte il libero pensiero.
Perché troppo spesso il luogo comune è la verità
e il libero pensiero un'utopia la cui realizzazione cerchi negli altri
e anche questo è da sfigati, perché non la troverai.
E dillo che ti piace la figura della disadattata sociale.
Ah, fossi stato un uomo negli anni '60
Pasolini mi avrebbe amato.
Non c'è dubbio.
Sono così autentica
così poco volubile.
Mi chiedo dove cazzo si possa pensare di andare
poggiando i piedi sul niente.
Non si può che finire nel niente.
Verga Giovanni, vieni in mio soccorso.
Eclissami e rendimi impersonale
ch'io possa guardare l'orribile ciclo della vita
su scala ridotta
nel rapporto insulso e idiota tra due persone
senza morire ogni giorno.
Senza coinvolgimenti
immersa ma distaccata
con la lucida freddezza di chi sa quale sarà la fine
ma perversamente vuole assistere alla decadenza per studiarne le forme.
Vorrei dormire una notte senza sognarti
perché quando mi sveglio non abbia a maledire ogni atomo della materia
privilegiando amorevolmente quelli di cui è composto il tuo corpo
così odiato e desiderato
che ora mi sfianca il pensiero.
L'amore più stupidamente tenace è quello immeritato
e naturalmente non ricambiato
e per questo tenacemente stupido.
Perché è facile sublimarlo
farne una malsana ossessione
per poi cadere nel vuoto della verità
quando l'oggetto si palesa ai tuoi occhi
e non è mai come tu lo pensavi.
Il ricordo è il più seducente ingannatore
così convincente nella sua apparenza di verità
che è solo il sapiente abito del falso.
Tu, di fatto
non esisti.
Il fatto che tu esista in me è del tutto secondario
ma non irrilevante
pur non cambiando l'effettuale realtà.
Ma la realtà è così labile
si potrebbe affermarne l'inesistenza
potrei quindi affermare che tu esisti
e che spogliandoti troverei te
come il mio pensiero anelante ti ha sempre cercato.
Credo che sia così che si inizia a impazzire.
Pirandellianamente sarebbe una conquista.
Potrei convincermi che la realtà è ciò che io sento
ed essere felice.
Non necessiterei nemmeno della tua collaborazione.
Ma le illusioni sono scivolate con un fruscio lieve d'increspatura
- a questo punto anche le argomentazioni contro l'insania -
e il mio amore ansioso per la verità mi impedisce la fede.
Ho una sola fede
ed è fatta di carne e dolore.
Non avrò mai fede in te.
Sono una sentimentale miscredente
una passatista noiosa
che non crede più a nulla.
La catarsi del sublime soffrire (Quello che venne chiamato amore e poi perse la sua identità)
Lei piange via il dolore col dolore.
Sul suo seno formano tristi ruscelli
le perle di rugiada salata che stillano dall'alto
generate da ardenti tizzoni,
i suoi occhi.
Ardono, come le natiche.
Fuoco e acqua nella gelida stanza.
Fuoco e acqua
è ciò di cui lei si compone.
Fuoco e acqua
è ciò che lui era per lei.
E ora brucia.
Il suo corpo è un tremito di piacere
la sua mano stringe l'Oggetto
di tanto sanguinante amore impregnato.
Sanguina.
Nel suo sconnesso pensare
(perché pensa, non può farne a meno;
del resto non c'è lui ad ingoiarla in sè)
Vuole farlo per lui.
Ma quando più tardi,
faticando a stare seduta
sentendo tra le cosce
l'antico umido calore
la sua mente, purgata
momentaneamente,
sarà lucida,
saprà che in larga parte era un atto di spaventato
egoismo.
Ma anche questo riporta a lui
che le ha insegnato ad amare se stessa
e per se stessa agire.
Lei teme.
Questa nuova buia
solitudine
che la avvolge tra aride mani
è uno sconosciuto deserto;
lei è sola a riempirlo.
Lei teme
la sua assenza
e quando arriva la notte e l'ora è nessuna
e il sonno è un pagliaccio beffardo
rimpiange e rimorde.
Ma sa.
Che deve crescere.
A spese
solo
sue.
E sa che quel familiare, paradisiaco
bruciore
appartiene a lui.
Lei ricorda.
Sul suo seno formano tristi ruscelli
le perle di rugiada salata che stillano dall'alto
generate da ardenti tizzoni,
i suoi occhi.
Ardono, come le natiche.
Fuoco e acqua nella gelida stanza.
Fuoco e acqua
è ciò di cui lei si compone.
Fuoco e acqua
è ciò che lui era per lei.
E ora brucia.
Il suo corpo è un tremito di piacere
la sua mano stringe l'Oggetto
di tanto sanguinante amore impregnato.
Sanguina.
Nel suo sconnesso pensare
(perché pensa, non può farne a meno;
del resto non c'è lui ad ingoiarla in sè)
Vuole farlo per lui.
Ma quando più tardi,
faticando a stare seduta
sentendo tra le cosce
l'antico umido calore
la sua mente, purgata
momentaneamente,
sarà lucida,
saprà che in larga parte era un atto di spaventato
egoismo.
Ma anche questo riporta a lui
che le ha insegnato ad amare se stessa
e per se stessa agire.
Lei teme.
Questa nuova buia
solitudine
che la avvolge tra aride mani
è uno sconosciuto deserto;
lei è sola a riempirlo.
Lei teme
la sua assenza
e quando arriva la notte e l'ora è nessuna
e il sonno è un pagliaccio beffardo
rimpiange e rimorde.
Ma sa.
Che deve crescere.
A spese
solo
sue.
E sa che quel familiare, paradisiaco
bruciore
appartiene a lui.
Lei ricorda.
Col tuo bellissimo cuore spaccato...
Quand'io crescevo nel ventre di mia madre
tu ti sviluppavi dentro la tua
Eravamo insieme prima di nascere
a contatto nell'isolamento
E quando sono nata
ti ho aspettato
dopo due mesi sei giunta a completare il mio mondo.
Era il tuo ruolo.
E l'hai mantenuto per diciassette anni.
Ma eran forse troppi, non è così?
Sicuramente valevano poco.
Ricordo quando affermavi
che mia sorella e la tua, non erano amiche come noi.
Ma loro lo sono ancora.
Io e te?
Non esistiamo.
Dovresti essere un'ombra
Nient'altro che fumo
ma sei troppo consistente
e non posso soffiarti via.
I miei sforzi han la possenza d'un alito
nei confronti di una quercia secolare.
Chi mai ti abbatterà?
Non io.
La leggenda del non amore
che si scrive di sera
di una cosa che sarebbe bella
ma non è vera
è che tu, mia riflessa creatura
mi guardi negli occhi
per una volta ancora
per una volta ancora
prima che giunga primavera...
La realtà è che non desidero eliminarti
Non desidero dimenticarti
Non desidero cessare l'amore
Non desidero l'inesorabile
decadimento.
Menzogna è cosa falsa
che credi vera
e affabulando per il mondo te ne vai
Racconti storie per sentirti amato ma
poi alla memoria che non hai
sfuggì un dettaglio dell'imbroglio
et voilà
Menzogna.
La sostanza delle cose
era forse ignota anche a te
ingannatrice di te stessa?
Ed ora...
Chi sei tu?
Io so
che ti senti realizzata e fiera.
Io so
che ti senti l'unica.
Io so
che sei povera.
D'una povertà splendente
forse accecante, ma
io so
che il barlume acceca chi lo produce.
E quando un giorno tutto sarà scuro
e a passi incerti ti muoverai
chiedendo cosa sia questo mondo ignoto
Tenderai una delle tue mani
mangiucchiate e non curate
e afferrerai il nulla.
Il mio amore è una candela
che mai s'estingue
poich'è celata, protetta
dal silenzio.
Istantaneo lo spegnersi
sarebbe, infrangendo la sua teca.
Tutto è morto
nelle contingenze.
Qualcosa le trascende,
ma per questo
non può essere vissuto.
tu ti sviluppavi dentro la tua
Eravamo insieme prima di nascere
a contatto nell'isolamento
E quando sono nata
ti ho aspettato
dopo due mesi sei giunta a completare il mio mondo.
Era il tuo ruolo.
E l'hai mantenuto per diciassette anni.
Ma eran forse troppi, non è così?
Sicuramente valevano poco.
Ricordo quando affermavi
che mia sorella e la tua, non erano amiche come noi.
Ma loro lo sono ancora.
Io e te?
Non esistiamo.
Dovresti essere un'ombra
Nient'altro che fumo
ma sei troppo consistente
e non posso soffiarti via.
I miei sforzi han la possenza d'un alito
nei confronti di una quercia secolare.
Chi mai ti abbatterà?
Non io.
La leggenda del non amore
che si scrive di sera
di una cosa che sarebbe bella
ma non è vera
è che tu, mia riflessa creatura
mi guardi negli occhi
per una volta ancora
per una volta ancora
prima che giunga primavera...
La realtà è che non desidero eliminarti
Non desidero dimenticarti
Non desidero cessare l'amore
Non desidero l'inesorabile
decadimento.
Menzogna è cosa falsa
che credi vera
e affabulando per il mondo te ne vai
Racconti storie per sentirti amato ma
poi alla memoria che non hai
sfuggì un dettaglio dell'imbroglio
et voilà
Menzogna.
La sostanza delle cose
era forse ignota anche a te
ingannatrice di te stessa?
Ed ora...
Chi sei tu?
Io so
che ti senti realizzata e fiera.
Io so
che ti senti l'unica.
Io so
che sei povera.
D'una povertà splendente
forse accecante, ma
io so
che il barlume acceca chi lo produce.
E quando un giorno tutto sarà scuro
e a passi incerti ti muoverai
chiedendo cosa sia questo mondo ignoto
Tenderai una delle tue mani
mangiucchiate e non curate
e afferrerai il nulla.
Il mio amore è una candela
che mai s'estingue
poich'è celata, protetta
dal silenzio.
Istantaneo lo spegnersi
sarebbe, infrangendo la sua teca.
Tutto è morto
nelle contingenze.
Qualcosa le trascende,
ma per questo
non può essere vissuto.